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sabato 19 dicembre 2009

Scambio di auguri!

Caro Nico,
Ci conosciamo da una vita, e mi sembra ieri. Ti strappai a un giornale concorrente quando ero direttore della Gazzetta del Mezzogiorno. Non sopportavo vederti su pagine non mie. Sapevo che ogni tua vignetta era un editoriale. Dicevi tutto quanto io non potevo dire con la mia penna. Perché in realtà tu eri più libero di me. E io mi servivo della tua libertà. La tua franchigia era la mia licenza, in barba a tutte le ipocrisie e ai moralismi di facciata. Credo di aver inaugurato con te la vignetta in prima pagina, che allora, 30 anni fa, nessun giornale osava.
Diventammo subito amici. Mi chiamasti testimone di nozze accanto alla tua dolcissima Tina. Mai un’ombra sul nostro cammino. Solo il piacere di sentirci, vederci, ritrovarci. Un piacere che cresce di anno in anno (ahimè quanti!). A volte mi chiedo da dove nasce questo tuo spiritaccio inconsumato che ogni giorno rinasce. C’è sicuramente il carattere della nostra pugliesità dentro la tua verve. Quella capacità di satira ai limiti dello sberleffo che ritrovo nei nostri comici di razza, e da ultimo nel sarcasmo di Checco Zalone che miete successo. Ma in te c’è anche la temperanza e l’umore tarantino, il “molle Tarentum” oraziano che già 2000 anni fa fioriva nelle antiche sponde del Galeso. Hai qualcosa che somiglia al tuo Ponte Girevole, una doppia lettura, una lettura girevole, il doppio senso della vita.
Ma il tuo spirito di libertà e di satira non servirebbe a niente se non si appuntasse contro l’arroganza dei potenti, contro la loro stupidità. Forse pregherai molto i numi che ti conservino a lungo quel Tale che da uomo vorresti veder subito sparire ma da umorista ameresti immortale. È il terzo libro che t’ispira Berlusconi. E tutto avresti potuto sognare tranne che ritrovartelo Superman ardente nel famoso letto di Putin, tra le braccia di una nobildonna barese, “trombata” anche in una lista elettorale del Cavaliere. Che altro vuoi dalla vita? Il mio caro amico e grande attore tarantino Cosimo Cinieri fa pubblicità al panettone Balocco in tv gridando “Siate buoni!”. Esortazione sprecata per te che devi essere cattivo per mestiere. Mentre sei nella vita quel tarantino buono che ama contemplare il più bel golfo del Mediterraneo. Goditi questo Natale, caro Nico, e vogliamoci bene.
Giuseppe Giacovazzo ex direttore de "La Gazzetta del Mezzogiorno".

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